In passato è stato assessore ai servizi sociali. Attualmente si dedica alla raccolta di farmaci da inviare a farmacie sociali sorte in tutta la Grecia.
Luigi Samorì, presentati pure
Ho cercato da sempre, nel 1980 ero anche assessore ai servizi sociali a Modigliana, di aiutare le altre persone fin da giovane, ora ne ho settantuno quindi è passato un po’ di tempo. Attualmente mi dedico abbastanza a questa raccolta di farmaci per la Grecia perché non avendo una sanità gratuita, chi non ha soldi non puù permettersi le medicine. Da tutta Europa vengono mandati in queste farmacie sociali sorte su tutto il territorio per far sì che lì chiunque possa curarsi. Inoltre svolgo, in maniera non sistematica, attività di propaganda per aumentare consapevolezza e partecipazione a questa problematica che con il covid è notevolmente peggiorata.
Quali sono per te le tre rivendicazioni principali del diritto alla salute?
A mio avviso ciò che è più essenziale è creare una vera sanità pubblica, proprio perché adesso tutte le tendenze vertono verso una forte privatizzazione senza fine, a discapito di chi si trova in difficoltà economica che si vede negato molti servizi.
Tutto ciò da ottenere facendo massa critica, riunendo più soggettività e realtà che si occupano del tema per studiare strategie e attuare iniziative concrete.
Cosa speri da questi congressi?
Io spero che escano delle iniziative, sempre con il fine di far conoscere le nostre rivendicazioni, delle formulazioni pratiche e concrete. Che ci siano delle forme di lotta che abbiano successo, trovare dei sistemi pacifici ma che diano fastidio ai politici in modo da farci notare su larga scala.