Graziella Bastelli: vogliamo concretizzare prevenzione, umanizzazione e ascolto per combattere la cura del profitto medica/farmacologica e la trasformazione in malattia degli inevitabili disagi che questa società capitalista/patriarcale continua a produrre.
Quando siamo nate, chi siamo e cosa fate.
Come coordinamento nasciamo nel 2017 riattivando alcune assemblee già esistenti dagli anni ’90.
Siamo singole donne e libere soggettività, tuttu femministe a trans*femministe, compagne, antifasciste, alcune operatrici o ex in pensione dei consultori e del Sistema sanitario Pubblico, alcunu anche in NUDM e in altre realtà ecologiste, contro ogni binarismo ed ogni forma di violenza.
A 360 gradi discutiamo, proponiamo, organizziamo lotte e mobilitazioni per il diritto al benessere ed alla salute, per l’autodeteminazione e la libera scelta sui nostri corpi e menti, per l’aborto sicuro e libero (sia col metodo Karman che con la RU 486, aborto farmacologico), per l’apertura di nuovi consultori in tutti territori e rinforzamento (operatrici, spazi, materiale e strumenti) di quelli ancora aperti, con il diretto controllo e verifica delle donne, delle libere soggettività, dei giovani e dellu diversamente giovanu. NOI vogliamo concretizzare prevenzione, umanizzazione e ascolto per combattere la cura del profitto medica/farmacologica e la trasformazione in malattia degli inevitabili disagi che questa società capitalista/patriarcale continua a produrre.
La loro violenza è sistemica, strutturale, istituzionale e per questo va combattuta con forza, rabbia, immaginario, intersezionalità e agiti trasformativi concreti ma anche a livello culturale e formativo nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nei territori.
Siamo presenti con le assemblee in 12 consultori di Roma e provincia; abbiamo da 2 anni un tavolo di discussione con la regione per riportare le nostre rivendicazioni su cosa devono essere e diventare questi spazi, ma SOLO creando rapporti di forza (mobilitazioni, occupazioni, conferenze stampa…) abbiamo ottenuto assunzioni specifiche per i consultori; riapertura di alcuni consultori e non spostamenti e chiusure di altri; controllo su reparti IVG dove il pensionamento di medici avrebbe portato alla loro chiusure perché rimanevano nelle ASL solo obiettori; ripresa attività prevenzione a livello complessivo (anche durante covid) e controllo su accompagnamento prima e dopo il parto, sessualità, genitorialità, riapertura di spazio giovani, RU 486 ancora però in pochi consultori.
3 punti importanti e centrali nelle nostre lotte.
*Radicarsi e inglobare le differenze con la partecipazione nelle assemblee di tutte le persone che attraversano i consultori ed i territori.
*Rinascita dei consultori, struttura sociale-sanitaria gratuita (non si pagano ticket), pubblica e aperta a tuttu senza limite di genere, età, cittadinanza. Da anni volutamente svuotati e per di più sconosciuti specialmente dalle/dai giovanu, per fare profitto sui nostri corpi e favorire un privato dilagante nel servizio sanitario pubblico.
*Articolare obiettivi condivisi e specifici per prevenzione, benessere, salute, piacere e ogni libera scelta, concretizzando una partecipazione diretta sui diritti complessivi in un confronto di esperienze territoriali, nazionali ed internazionali, contro tutte le forme di violenza, di precarizzazione ed annientamento delle nostre libertà e vite, della natura, dell’ambiente.
metodologia e forme di lotta che dovrebbero essere intraprese
Stare sempre sul pezzo. Non accettare passivamente le ristrutturazioni, le bugie, le strumentalizzazioni del sistema capitalista/patriarcale (Draghi nel suo primo discorso al senato ha definito le donne un “fenomeno” ma strumentalmente si trattenuto nel dire “da utilizzare, sottomettere e sopprimere” ..infatti pochissimi sono i finanziamenti nel PNRR e nelle varie leggi finanziarie per consultori, CAV, case rifugio, salario di autodeterminazione, contraccezione, case, salute, ecc. mentre assistiamo ad un incremento di femminicidi/trans*cidi e di morti sul lavoro che trasformano i nostri corpi in campi di battaglia.
Lavorare per trasformare l’informazione tossica e l’utilizzo strumentale delle parole. Concretizzare sorellanza, ascolto, aiuto ad ogni bisogno. Fare una seria ed articolata controinformazione vedi i dati segregati dalle regioni, da noi strappati ad ogni ASL, sulle/sugli obiettori di coscienza dentro gli ospedali ed i consultori del Lazio. Campagna lanciata a livello nazionale da NUDM, che ha evidenziato con numeri inconfutabili la tragica odissea di chi deve abortire. Utilizzare tavoli e trattative con le controparti per aprire vertenze ed imporre l’applicazione delle loro stesse leggi (405 del ’75 l'istituzione dei consultori, legge regionale n.15 del ’76 sulla costituzione delle assemblee, la legge 194 sull’IVG, il decreto regionale 152 del 2014 su tutte le offerte socio-sanitarie che devono dare i consultori), ma costruendo principalmente rapporti di forza e mobilitazioni come strumento di trasformazione, dove la soggettività e la collettività siano strumenti di libertà, di rispetto, di condivisione.
Liberare e liberarsi di ruoli imposti: da vittimu, a colpevolu, a madonne, a puttane, a chi deve sopperire ad un welfare sociale annientato con il lavoro di cura dentro e fuori della famiglia nella complessità di questa società patriarcale, omotransfobica e capitalista. Rifiutare ogni partito e bandierina, ogni etichetta, ogni gerarchizzazione, organizzandoci come movimento, utilizzando come strumento di confronto assemblee, convegni, dibattiti e elaborando collettivamente piani, proposte e prospettive a breve/media/lunga attuazione. Attraversare ogni iniziativa di altre realtà sempre con la propria chiarezza e identità anche se sempre in divenire.