Simona Grassi racconta la lotta per il diritto alla salute dell' Ex OPG Ambulatorio Popolare
Presentaci la tua realtà
L’ambulatorio è nato nel 2016 subito dopo la partenza delle attività dell’ex OPG quando è iniziata questa avventura con la struttura dell’ex OPG e con tutte le persone che vi lavoravano all’interno e con coloro che dal quartiere della città sono venute a vedere cosa si faceva per dare una mano. è nato perché appunto quando si aprì l’ex OPG subito ci si rese conto che c’erano dei bisogni di salute a cui il paese non riusciva a dare adeguate risposte per via di motivi burocratici e economici Quindi si provò a dare una risposta a questi problemi per poi far partire chiaramente una rivendicazione più ampia di quello che è il diritto alla salute.
Quali sono le tre rivendicazioni principali della vostra lotta?
io metterei per prima l’universalità del sistema sanitario, che segua quei principi fondamentali per cui è nato, che purtroppo spesso finisce per non esserlo penalizzando le categorie più deboli.
La seconda è la gratuità delle cure, è necessario svincolare le cure dalle logiche del profitto.
In ultimo noi rivendichiamo una medicina che sia territoriale, che sia preventiva e che sia proattiva là dove ce n’è bisogno.
Quali metodologie pratiche credi siano necessarie?
Quello che noi proviamo a fare è mettere in atto quello che potrebbe essere un modello virtuoso di medicina quindi provare a dare un esempio di quello che si potrebbe fare senza ricorrere a mezzi esorbitanti, semplicemente con il personale e con strumenti che già ci sono. Proviamo insomma a dimostrare che non ci vuole tantissimo affinché le cose funzionino, basta che ci sia la volontà. Dal punto di vista del sistema sanitario pensiamo che all’interno degli ospedali dei gruppi di assistiti e operatori che facciano sentire le loro ragioni, proprio perché spesso vengono presentati come antagonisti quando in realtà gli obiettivi sono comuni.
Cosa ti aspetti dai congressi della salute?
Credo sarà molto interessante avviare un confronto sul tema della salute da parte delle realtà che ogni giorno si interrogano sulle debolezze del nostro sistema e soprattutto delle potenzialità ma anche dei limiti che vengono imposti al nostro sistema. Molto spesso a causa della privatizzazione e delle logiche del profitto. Poi spero si riescano a trovare dei punti di convergenza sui quali articolare delle lotte, delle rivendicazioni.