Intervista alla referente Paola Sabatini
Presentaci un po’ la realtà di CUB Firenze
CUB Firenze è una sezione dell’organizzazione nazionale della sanità italiana e siamo presenti in diverse città. La peculiarità della nostra organizzazione sindacale è che all’interno del settore sanità, ma anche di altre categorie, teniamo unite le rivendicazioni dei lavoratori della sanità pubblica e della sanità privata e appaltata.
Perciò portiamo avanti degli obiettivi che riguardano sia i lavoratori della sanità pubblica che quelli esternalizzati, indipendentemente dal tipo di contratto di lavoro (che sono circa dodici). Come organizzazione ci occupiamo di tutti i settori della filiera sanità.
A livello di Firenze e provincia abbiamo portato avanti molte rivendicazioni in questi anni, siamo presenti con diversi delegati in parecchie strutture esternalizzate, rsa e servizi delle dipendenze e anche nel settore pubblico in diverse rsu.
Dicci le tre rivendicazioni principali della vostra lotta
Allora innanzitutto il potenziamento del servizio pubblico e ricondurre tutto quello che c’è nella sanità ad esso. Questo perchè appunto molti servizi, specie dopo il ‘92 con la riforma De Lorenzi sono stati esternalizzati. Potenziamento da attuare attraverso nuove assunzioni che purtroppo questo non sembra fattibile nemmeno con le risorse del recovery plan.
Il secondo punto è collegato al primo ovvero la reinternalizzazione dei servizi e chiaramente anche degli operatori, perché in media gli operatori dei servizi esternalizzati guadagnano il 30% in meno rispetto a quelli della sanità pubblica pur svolgendo lo stesso lavoro
La terza rivendicazione è un discorso un po’ più ampio sulla salute e sulla sicurezza che abbraccia la salute nel territorio e la salute sul posto di lavoro. Questo è un punto sostanziale. Inoltre siamo per la riduzione dell’orario di lavoro per tutti gli operatori della sanità