Luigi Barbieri: vogliamo garantire una reale integrazione socio sanitaria: argomento di cui molti si riempiono la bocca quando poi la sua dimensione pratica è carente.
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È nata in condivisione con una lista civica che si è presentata all’ultima tornata elettorale e ha conseguito il suo rappresentante istituzionale nellla persona del sociologo Gianfranco Bettin che è l’unico consigliere che la rappresenta in consiglio comunale. La lista si è costituita un po’ come coalizione di alcune forze politiche ma anche singole soggettività. Nella primavera scorsa si è costituita l’associazione Verde Progressista , il carattere dell’associazione è quello di mantenere una dimensione pacifico politica e cerca di orientare la sinistra nella ricerca di nuove strade per la tutela dei diritti che siano essi sociali, civili, politici con una dimensione globale.
Quali sono le tre rivendicazioni principali della vostra lotta?
Essendo ancora tutto in fase di costruzione ci siamo dati al momento giusto delle linee di orientamento operativo per i prossimi mesi. Ovviamente non possiamo non analizzare l'adeguatezza della risposta socio-sanitaria che sta dando alla pandemia la nostra regione e il nostro comune. Poi vorremmo analizzare le nostre politiche dell’amministrazione comunale in ambito sociale e sanitario per quanto di competenza, in particolare quelle strategie operative per garantire una reale integrazione socio sanitaria: argomento di cui molti si riempiono la bocca quando poi la sua dimensione pratica è carente. Tutto questo individuando i soggetti in città che si occupano di tali ambiti e costruire con loro canali di analisi e di operatività. Anche il il tema della sicurezza sociale per noi è fondamentale, in quanto trascurato, proprio perché strettamente legato alla completa salute del cittadino.
Quali sono secondo voi gli strumenti metodologici necessari per raggiungere questi obiettivi?
Ovviamente dobbiamo acquisire consapevolezza e competenza sulla materia. Dobbiamo quindi impegnarci molto per analizzare il problema e per crescere proprio dal punto di vista delle competenze. Detto questo bisogna poi costruire un percorso di sensibilizzazione e di mobilitazione della popolazione interessata, anche se non è facile da conseguire in questa fase storico-politica, data tutta la frammentazione sociale. Fortunatamente avendo anche una dimensione istituzionale abbiamo l'opportunità di tradurre queste rivendicazioni in atti politici da promuovere in diversi ambiti istituzionali.
Cosa ti aspetti dai congressi per la salute?
Ciò che speriamo maggiormente è proprio analizzare teorie ma soprattutto pratiche sulla salute. Perché la difesa del sistema sanitario come dimensione pubblica dell’agire in sanità è fondamentale ma oggi come oggi è essenziale riuscire a costruire dei percorsi avanzati proprio di pratiche nuove nella gestione della salute.