Incontro online organizzato da NO Autonomia Differenziata Comitato Emilia-Romagna per chiarire i dubbi su questa riforma che sta passando sotto silenzio.
15 MATERIE IL PRIMO E 23 IL SECONDO, MA SONO D’ACCORDO… È il titolo dell’evento online (giovedì 14 - 18,30) da non perdere per scoprire cosa si nasconde dietro la trappola delle Autonomie Differenziate. L’incontro organizzato da NO Autonomia Differenziata Comitato Emilia-Romagna farà luce sui punti oscuri di questa riforma che sta passando sotto silenzio.
Con l' incontro del 1 Aprile a Modena tra Mariastella Gelmini, Stefano Bonaccini, il sindaco Muzzarelli e le autorità locali aumentano le preoccupazioni per questa riforma volta alla disuguaglianza, dopo anni di falsa propaganda. Di questa riforma infatti non è conosciuto il testo, nemmeno quello provvisorio tantomeno i passaggi dei negoziati e ora che è stata collegata all' ultima legge di bilancio approvata non può subire un referendum abrogativo.
Così si esprime il governatore emiliano-romagnolo all' incontro tenuto al Forum Monzani , “se ci dessero persino un euro in meno, a noi andrebbe bene: l’importante è che ci lascino programmare per anni, e non ogni anno sull’anno successivo, e soprattuto che ci permettano di poter semplificare norme che, in alcuni casi, attendendo Roma, ci mettono anni per essere approvate. Se lo facessimo per questioni regionali, in Emilia-Romagna- assicura Bonaccini- ci metteremmo molto meno”. Il punto, come ri corda anche Il Comitato regionale Emilia Romagna No Ad, è che Bonaccini parla come Presidente di una regione nell’assoluto silenzio del Partito Democratico e nella sostanziale inconsapevolezza dei suoi elettori privati da qualsiasi informazione sull’argomento.
Con l' incontro del 1 Aprile a Modena tra Mariastella Gelmini, Stefano Bonaccini, il sindaco Muzzarelli e le autorità locali aumentano le preoccupazioni per questa riforma volta alla disuguaglianza, dopo anni di falsa propaganda. Di questa riforma infatti non è conosciuto il testo, nemmeno quello provvisorio tantomeno i passaggi dei negoziati e ora che è stata collegata all' ultima legge di bilancio approvata non può subire un referendum abrogativo.
Così si esprime il governatore emiliano-romagnolo all' incontro tenuto al Forum Monzani , “se ci dessero persino un euro in meno, a noi andrebbe bene: l’importante è che ci lascino programmare per anni, e non ogni anno sull’anno successivo, e soprattuto che ci permettano di poter semplificare norme che, in alcuni casi, attendendo Roma, ci mettono anni per essere approvate. Se lo facessimo per questioni regionali, in Emilia-Romagna- assicura Bonaccini- ci metteremmo molto meno”. Il punto, come ri corda anche Il Comitato regionale Emilia Romagna No Ad, è che Bonaccini parla come Presidente di una regione nell’assoluto silenzio del Partito Democratico e nella sostanziale inconsapevolezza dei suoi elettori privati da qualsiasi informazione sull’argomento.
In attesa che gli Enti Locali, comuni, città metropolitane e province, si rendano conto di quanto possa cambiare l’amministrazione dei loro territori finendo sotto l’arbitrio esclusivo delle giunte regionali, già evidente in sanità che subisce gli effetti del Titolo V, il 14 aprile si cercherà di capire:
- Se ci siano diversità tra le "sole" 15 materie che la regione Emilia Romagna chiede di avere sotto la sua potestà legislativa rispetto alle a 23 richieste dal Veneto e della Lombardia.
- Quale sia il pericolo della totale assenza di contrappesi in termini di garanzie sull' esagerato potere che verrebbero ad avere i presidenti di regione se l'autonomia differenziata venisse attuata.
I relatori:
- Professore Francesco Pallante, Professore associato di Diritto costituzionale dell’Università degli Studi di Torino presso il Dipartimento di giurisprudenza.
- Dott.ssa Silvia Zamboni Consigliera regionale di Europa Verde e Vice Presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna.
- Dott.ssa Silvia Prodi (assemblea nazionale Sinistra Italiana ) già Consigliera Regionale ER nella precedente legislatura.
Clicca qui per l' evento
NO Autonomia Differenziata Comitato Emilia Romagna: Lotta affinché non si realizzi l'autonomia regionale e una forma regionale di presidenzialismo, che vincolano la potestà legislativa dello Stato e creano differenze nelle regioni e tra le regioni.